SALERNO – Amianto nell’ex Ideal Standard, la Cisl di Salerno e l’Adiconsum provinciale scrivono a Comune, Asl, Arpac e Noe per rimuovere i materiali sotterrati dai lavoratori negli anni scorsi. “Secondo quanto riferito dagli ex lavoratori dell’Ideal Standard di Salerno pare che tra il 2000 e il 2004 alcuni ex operai della stessa azienda siano stati richiamati al lavoro per sistemare gli ex capannoni industriali da destinare all’allora nascente progetto Sea Park.”, ha spiegato Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno. “Parrebbe che il materiale in questione sia amianto: sia quello da lavorazione sia quello del tetto dei capannoni, sia stato interrato e coperto da cemento in loco. Si tratta di un potenziale danno ambientale andrebbe subito accertato, anche per prevenire ed eliminare i dannosi effetti”.
Cisl e Adiconsum, ognuno per la propria competenza, hanno chiesto di attivare ogni iniziativa necessaria a tutelare la salute pubblica e per evitare che si ingrossi il numero delle persone danneggiate, vittime inermi e inconsapevoli dell’amianto. “Il “tombamento” illegale di metalli pesanti, quali l’amianto, nel caso d’inquinamento di falde acquifere, potrebbe essere causa di una vera e propria strage tra la popolazione”, ha spiegato Antonio Galatro, coordinatore dell’Adiconsum provinciale. Tra gli operai dell’ex Ideal Standard, a oggi e in circa 15 anni, il numero dei morti (tutti con malattie tumorali) è salito a sessanta. Bisogna fare presto ed evitare un nuovo caso Isochimica”.