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Una base d’asta di 12 milioni e 700mila euro per un bando aperto ad aziende o a gruppi di imprese con un valore della produzione medio annuo di almeno 20 milioni di euro. Sono questi i requisiti principati che il Comune di Salerno ha inserito nella procedura di dismissione del 100% della Centrale del Latte. Il bando ha scatenato le proteste dei sindacati, in particolare
della Cisl salernitana.

 

 

“Ancora una volta il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca non mantiene la parola data. E la pubblicazione del bando per la cessione delle quote della Centrale del Latte ne è la conferma”, ha affermato il segretario generale Matteo Buono ai giornalisti di Metropolis. “Ci troviamo dinanzi ad un bando che punta solo ed esclusivamente a portare nelle casse dell’amministrazione comunale quanto più è possibile, senza alcun riguardo alla professionalità dei dipendenti, che sono stati i protagonisti del successo dell’azienda salernitana”.

 

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Dodici milioni per la Centrale del Latte. Attacco della Cisl: “Promesse non mantenute dal sindaco”