Questo il tema al centro della tre giorni congressuale, che inizierà martedì, della Fit Cisl nazionale, che ha scelto quest’anno come sede Salerno, dove termina l’alta velocità ferroviaria e ci si ritrova nel solito e desolante ritardo strutturale italiano. Prevista la presenza anche del segretario generale Raffaele Bonanni.
Si aprirà, dunque, ufficialmente martedì prossimo la terza edizione di FitIncontra, che quest’anno vedrà un programma molto intenso. Dal 3 al 5 dicembre, presso il Grand Hotel, si alterneranno dibattiti, approfondimenti e tavole rotonde.

Molto interessante e attuale, soprattutto per il territorio regionale, sarà certamente quella di mercoledì mattina dal titolo «Fermi ad Eboli». L’appuntamento sarà l’occasione per ribadire la centralità del trasporto ferroviario, che deve essere anche e soprattutto trasporto regionale e pendolari al servizio di tutta la collettività. Alla tavola rotonda prenderanno parte anche Erasmo D’Angelis, sottosegretario del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia. «La scelta di Salerno è per la segreteria provinciale motivo di orgoglio – ha detto Matteo Buono, segretario della Cisl di Salerno –  Speriamo che possa essere l’occasione per discutere dei temi del settore trasporto che riguardano la Regione e tutta la provincia. Non a caso ai lavori parteciperà anche la nostra segretaria regionale Lina Lucci. La tre giorni di convegni è molto ampia: non solo Cstp e trasporto su gomma, ma anche le enormi potenzialità che possono derivare dallo sviluppo della portualità e dell’alta velocità ferroviaria».
Durante la tre giorni, infatti, verranno affrontati diversi temi, tutti di grande attualità e importanza, come la «Bilateralità e sussidiarietà nella Cisl reti», «La portualità italiana e le sue problematiche», «il Trasporto marittimo italiano ai tempi della crisi». All’iniziativa parteciperà anche il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. L’appuntamento anticipa lo sciopero dei trasporti pubblici locali, indetto per il 16 dicembre dalle maggiori sigle sindacali, che porterà ad uno stop di 4 ore di metro e bus. Per le associazioni sindacali è urgente e necessario che i negoziati sul nuovo contratto di mobilità riprendano e che siano conclusi in tempi brevi.

 

 

LA CENTRALITÀ DEI TRASPORTI NEL PROCESSO DI CRESCITA DEL PAESE