«Se si vuole combattere il lavoro nero è necessari o che, organizzazioni sindacali e istituzioni, diano vita a una vera e propria cultura della legalità forte, affiancata da una efficace azione di controllo, e non di criticare l’inasprimento delle sanzioni che sono state decise dall’Unione Europea». Così Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno, interviene sul fenomeno del lavoro sommerso nelle attività di ristorazione della provincia che, secondo i dati dell’Ispettorato del Lavoro, raggiungerebbero una percentuale molto elevata. «Non possiamo invitare gli imprenditori a mettersi in regola perché le sanzioni sono aumentate in maniera esponenziale. Bisogna farlo per una forma mentis che sia indirizzata verso la legalità.
Per questo c’è bisogno del lavoro di tutti: sindacati, istituzioni e organi deputati ai controlli. Serve un cambio di rotta, a partire da una cultura che non deve più cercare di giustificare l’imprenditore che sbaglia, ma che deve aiutare chi invece vuole, con tutte le sue forze, non trasgredire la legge», ha detto a Cronache del Salernitano.
leggi l’articolo dell’8 aprile tratto da “Le Cronache del salernitano”
TROPPO LAVORO NERO NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE. IL MONITO DI MATTEO BUONO