SALERNO. La procedura di licenziamento collettivo promossa dal Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno si è conclusa con esito negativo, senza accordo tra le parti. E’ quanto emerso dalla riunione tenutasi stamattina a Napoli all’Ormel, tra la proprietà e le organizzazioni sindacali, che vedeva interessati 14 lavoratori, di cui 12 in forza presso la sede di Salerno e 2 presso quella di Benevento, su un organico complessivo di 19 unità. “La scelta di di non sottoscrivere alcun accordo – ha affermato il segretario della Fim, Vincenzo Ferrara, “è motivata dal fatto che negli ultimi giorni abbiamo registrato due fatti nuovi, da noi auspicati e provocati. Il primo, vede l’apertura presso l’assessorato al lavoro della Regione Campania di un tavolo tecnico dove l’assessorato retto dall’on. Nappi si è assunto l’impegno di convocare i soci del Parco nei prossimi 10 giorni per tracciare nell’immediato delle linee di lavoro, anche con il coinvolgimento e l’apporto concreto della Regione; il secondo è che, nei giorni scorsi, i soci hanno deliberato la revoca dello stato di liquidazione, in virtù di una possibile ricapitalizzazione”. “Per questo”, conclude Farrara, “insieme alla proprietà, stiamo lavorando per un rilancio delle attività, anche attraverso l’immissione di nuovi soci e di nuovi capitali. Abbiamo chiesto di salvaguardare, nel frattempo, i lavoratori utilizzando la Cig in deroga almeno fino a dicembre di quest’anno e di non dare corso ad alcuna procedura di licenziamento”.
VERTENZA PST DI SALERNO, FUMATA NERA ALL’ORMEL. FERRARA ( FIM CISL ): “ ABBIAMO CHIESTO DI SALVAGUARDARE I LAVORATORI ATTRAVERSO LA CIG IN DEROGA FINO A DICEMBRE 2014. NEL FRATTEMPO LAVORIAMO PER LA RICAPITALIZZAZIONE “